Il nostro Presidente Enzo, ci ha pregato (con obbligo e ricatti ) di pubblicare la prima parte della storia della Mountainbike.

I nomi, le date e i riferimenti a luoghi e persone sono puramente voluti dal Presidente stesso, il quale ha inoltre affermato di aver conosciuto di persona tutti i signori citati… Vi auguriamo una buona lettura e vi rimandiamo al prossimo capitolo della History che, ci comunica il Presidente, sarà arricchito con delle fotografie inedite tratte dalla sua collezione privata. In anteprima assoluta vi mostreremo “Lui” sulla mitica Schwinn che più volte ha citato.
A presto (Beppe e Simone)

Storia della Mountain Bike

Nel 1933 un certo Ignaz Schwinn iniziò la produzione di una bicicletta robustissima destinata ai fattorini che distribuivano il pane e i giornali: la Schwinn Excelsior.

Verso la metà degli anni 70, a Soprazocco,  alcuni ragazzi spinti dal desiderio di innovare e provare nuove esperienze, toglievano i carter ed i parafanghi alla mitica Graziella, per renderla più maneggevole da guidare su e giù dagli argini del Fai e del Soc, intuendo subito la potenzialità di una bicicletta di grossa sezione e dalle ruote grasse.

Gli storici, infatti, sono divisi, come per la scoperta dell’America: c’è chi pensa sia opera dei Vichinghi, mentre per i più di Crisoforo Colombo. Anche per la mountainbike, c’è chi dice sia nata a Soprazocco, e chi dice sia nata in California.

Mio parere personale, dato che ho vissuto in prima persona quelle esperienze, dico che la mountainbike è nata a Soprazocco!

Comunque, per proseguire, in California, saputo di questo nuovo modo di andare in bicicletta, alcuni ragazzi coetanei di noi di Soprazocco, un certo Gary Fisher, Joe Breeze, Charlie Cunningham, Tom Richey , iniziarono a modificare la Schwinn Excelsior rendendola più adatta alle loro scorribande in discesa.

Iniziarono ad applicare i cambi di velocità, modificarono il telaio con inclinazioni diverse, potenziavano i freni, saldavano, tagliavano,  attaccavano e toglievano.

In quel periodo Tom Richey creò la Stumpjumper, che dopo varie modifiche diventò uno dei modelli più famosi del mercato e dell’azienda che fondò: la Specialized.

Fu così, che questi ragazzi, uniti nel Velo Club Tamalpais di Marin County in California, il 21 Ottobre 1976 organizzarono la prima gara di discesa: la Repack, vinta da Alan Bonds, mentre Gary Fisher ne detenne il record di velocità per molti anni. Questa gara, svolta per l’ultima volta nel 1984, decretò quasi ufficialmente la nascita della mountainbike.

Nel 1985 Cinelli creò la prima mtb Italiana: il Rampichino, caratterizzata dal ridotto rapporto di trasmissione alla ruota, che consentiva l’arrampicata su ripide salite con il minor sforzo. La bicicletta fu un successo, tanto che per un periodo tutte le mtb di varie marche in circolazione in Italia venivano chiamate comunemente rampichino.

Lo stesso Gary Fisher, innamorato del rampichino, prima di produrre mtb con il suo nome, importò e distribuì sul territorio americano la mtb Cinelli.

Oggi la mountainbike è molto cambiata, l’acciaio del telaio ha lasciato il posto all’alluminio, al carbonio e al titanio.

I quasi 30 Kg della Excelsior sono ora ridotti anche a meno di 10, è stata introdotta la forcella prima e poi l’ammortizzatore posteriore, oltre ai freni a disco.